“FIORI DI STRADA”: I POVERI FRA DI NOI - DALLA TESI DI LAUREA DI ESTER GHIOZZI, LETTURE DI DAVIDE GRIONI

11.02.2013 21:00

Il 2010 era stato designato “Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale”, l’Unione europea nello stabilire il tema si era ispirata al principio di solidarietà, che è uno dei suoi principi fondamentali, secondo il quale tutti i cittadini hanno il diritto di condividere i benefici nei periodi di prosperità, ma anche il dovere di condividere le difficoltà nei periodi di crisi. Oggi quasi ottantamilioni di cittadini europei vivono al di sotto della soglia di povertà, e molti altri sono esposti al rischio della povertà, vivono quindi nell’insicurezza e nella mancanza di quanto la maggior parte dei cittadini dà usualmente per scontato, incontrano gravi ostacoli nell’accedere a istruzione, occupazione, alloggio, servizi sociali ed economici.

Ed oggi, con la crisi, tutto questo è ancor più grave ed evidente.

E la filosofia? Eccola.

“Il povero ci invita ad essere infaticabili cercatori di senso. Preoccupati di convertire i nostri istinti e le nostre emozioni in atteggiamenti umani sempre più affinati. Non è dunque solo la condizione del povero che dobbiamo cambiare, ma sopratutto noi stessi. Almeno un po’. Per il suo bisogno di relazioni “cuore a cuore” il povero ci spoglia a poco a poco dell’inessenziale. A contatto con lui noi impariamo ad arricchirci di ciò che conta veramente nella vita. Il povero ci ricorda che l’essenziale è divenire umani. Tra chi ha perso la propria ragione di vita perché non ha abbastanza e chi invece non trova più una ragione di vita perché pensa di avere tutto, ci deve essere aiuto reciproco».

Dibattito

Nessun commento trovato.

Nuovo commento