IL DOCUMENTO: FONTE D'IDENTITÀ STORICO-CULTURALE - RELATORI: ANGELA BELLARDI, ELISABETTA BONDIONI, EMILIO GIAZZI, ANNA LUCIA MARAMOTTI POLITI
L’esperienza dell’unità dell’io si ha attraverso la memoria in cui si declina, attraverso la scansione del tempo, identità e diversità.
Analogamente la società attraverso la memoria salvaguarda la propria cultura e le proprie specifiche caratteristiche che la identificano o la diversificano dalle altre.
Solo successivamente, nella consapevolezza di sé, è possibile stabilire un rapporto attraverso il dialogo. Nei documenti la memoria assume consistenza e oggettività. Si tratta di quell’oggettività che consente di distinguere un dato da un altro prima di ogni possibile interpretazione o esegesi.
I documenti sono come lacerti, che non restituiscono la facciata di un edificio, ma permettono comunque di datarne i cambiamenti, le modifiche e di affidare la sua esistenza alla storia.
Gli archivi sono custodi di testimonianze e consentono d’individuare l’oggettività che coincide con l’«effettivamente accaduto».
Avvertire l’esigenza di un approccio con gli archivi, significa non consentire a nessuno di«raccontarci» la storia, ma di avvicinarci ai documenti.
A cura della Associazione de «Gli amici dell’Archivio di Stato di Cremona».
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