"SOCRATE A SCUOLA. CONGEDO DI UN PROFESSORE NON RANCOROSO" - QUADERNO Nº 11 DEL CAFFE' FILOSOFICO - AUTORE: PATRIZIA DE CAPUA

10.12.2012 21:00

Nel 2789 dalla prima Olimpiade (anno 2013 dell’era volgare), Socrate si trova misteriosamente catapultato in una classe liceale di Crema. È questo, più o meno, l’incipit di Socrate a scuola.

L’autrice, intervistata da Tiziano Guerini, gioca su un duplice piano: quello della scuola italiana di oggi, che rischia di impantanarsi nelle pratiche poco filosofiche della burocrazia, e quello del metodo socratico fatto di dubbi, domande, risposte, ossia di una continua ricerca, senza cui la vita “non è degna di essere vissuta”.

Il libro suggerisce un’ipotesi: che i figli della generazione digitale non siano poi così diversi da quelli descritti da Aristotele nel IV secolo a. C. come amanti degli amici e del riso, inclini ai desideri soprattutto erotici, impetuosi, magnanimi, eccessivi. Dotati di strumenti meravigliosi con i quali connettersi in rete con il mondo intero, questi giovani non sono comunque esonerati dalla fatica dello studio e dall’impegno di dialogare indagando su se stessi e su temi caldi come amicizia, tempo, amore, vita, morte, dolore, felicità.

Il dialogo presuppone la capacità di ascoltare. Socrate, “insegnante per caso”, mostra di essere dotato di questa rara e preziosa qualità, benché per altri aspetti si riveli noioso e implacabile proprio come un professore: un vero tafano.

Letture a cura di Luciano Bertoli, attore e interprete della “Compagnia Carlo Rivolta”, già da noi apprezzato in altre piacevoli occasioni.

Il libro sarà offerto in omaggio a tutti coloro che parteciperanno alla serata. E naturalmente non mancherà un brindisi augurale per dare inizio a un nuovo anno del “Caffè filosofico”.

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