STORIA E METODO NELLA FILOSOFIA DELLA SCIENZA DEL XX SECOLO - RELATORE: LUCA LUNARDI

21.10.2019 21:00

Nel raccogliere l’eredità ottocentesca intrisa di positivismo e convenzionalismo, il Novecento elabora una vasta critica epistemologica inquadrabile in due grandi tradizioni.

Il primo filone prosegue da un lato l’induttivismo di Bacon, Hume, Mill, per innestarvi il calcolo delle probabilità e le teorie della conferma; dall'altro, recepisce la crisi dei fondamenti della matematica (specie in senso logicista) e delle scienze fisiche di inizio secolo per rifondarne l'epistemologia e aspirare all'unità del metodo scientifico. Carnap e Popper potrebbero essere considerati gli esponenti più significativi di questo grande programma analitico, sebbene a loro volta contrapposti per ragioni teoriche interne.

Il secondo filone, nato in parte come reazione al primo, mira a valorizzare soprattutto il senso storico dell’impresa scientifica, distanziandosi dagli approcci analitici di marca angloamericana e da metodologie codificate. Nel farlo, esso recupera discipline continentali (dialettica, ermeneutica). Kuhn è tra i primi a rompere col neoempirismo dominante; Sellars, Feyerabend e Rorty tra coloro i quali cercano di smantellarne definitivamente le pretese fondazionali.

Il risultato più gravido di conseguenze della parabola epistemologica del XX secolo (e oltre) sembra consistere nel divorzio tra la realtà sotto indagine e le idee, mediate dal linguaggio razionale, che tentano di oggettivarla. Verranno ipotizzati legami con l’attuale dibattito sulla “post-verità” e alcune forme di polemica antiscientifica.

 

Presentazione:

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Saggio:

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Luca Alessandro Lunardi (1974). Ingegnere, lavora a Milano ai sistemi informativi di un Gruppo leader mondiale nell’automazione industriale e nella digitalizzazione dei processi produttivi. Nel 2009 consegue la Laurea in Filosofia presso l’Università Statale di Milano, indirizzando gli studi in logica e filosofia della scienza. Già segretario e presidente, è membro del consiglio direttivo dell’Associazione culturale Caffè Filosofico di Crema.