(Da presentazione e postfazione)
Uno dei messaggi più potenti tra quelli veicolati dall’ultimo pregevole lavoro di Piero Carelli è di carattere epistemologico. Prima ancora dei fatti e delle argomentazioni, il principale monito dell’autore è quello di prendere atto dell’irriducibile complessità dei problemi, in grado di demolire anche le più radicate convinzioni non appena si abbia l’onestà di riconoscerla. Ma questo riconoscimento poggia sui pilastri che fondano l’essenza stessa della migliore razionalità che sia possibile esercitare: sensibilità etica orientata alla verità ma aliena da fanatismo; un atteggiamento critico, conscio della insuperabile fallibilità della ragione umana dinanzi alla realtà che essa avrebbe il dovere di penetrare e plasmare.
Luca Lunardi
L’Autore non impone la propria fotografia come l’unica veritiera, ma la mette a fuoco passando progressivamente in rassegna ed analizzando con scrupolo ogni passaggio critico, ogni valico del pensiero, che corrisponde alle innumerevoli domande dei compagni di viaggio. “Un viaggio dentro le sfide del nostro tempo”, precisa infatti il sottotitolo. Una domanda porta con sé altre domande, ma conduce anche verso qualche risposta provvisoria, nella coscienza della nostra finitudine e dell’indefinitività di ogni umana soluzione.
Patrizia de Capua